
Roma, 26 aprile – Migliora in tutta Italia la copertura vaccinale, sia per i vaccini obbligatori come la polio e il morbillo che per quelli non obbligatori come quello contro il meningococco. La maggior parte delle Regioni italiane, 11 su 21 (Trento e Bolzano sono considerate due aree circoscrizionali separate a livello sanitario), raggiunge l’obiettivo di immunizzare almeno il 95% dei nuovi nati con il vaccino esavalente. Ma la copertura a livello nazionale è leggermente sotto questa soglia, pari al 94,5%: a trainare verso il basso sono aree tradizionalmente ‘scettiche’ come Bolzano, ma anche Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Emerge dai dati 2017 presentati oggi dal ministero della Salute.I dati, riferisce l’agenzia Ansa, sono stati illustrati ieri in una conferenza stampa e mostrano che l’impatto dell’introduzione dell’obbligo vaccinale è stato nel complesso estremamente positivo, secondo il Ministero della Salute.Accolto da plausi e contestazioni, il decreto approvato a luglio 2017 ha aumentato il numero delle vaccinazioni obbligatorie da 4 a 10, portando così le coperture, secondo i dati aggiornati a dicembre 2017, a “un sensibile aumento per tutti i vaccini”.
Crescono le vaccinazioni contro il morbillo di ben il 4,4% in tutta Italia ma solo una Regione, il Lazio, supera il 95% di bimbi immunizzati, ovvero la soglia, raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per limitare la circolazione di queste malattie e proteggere anche chi il vaccino non può farlo per motivi di salute o di età.
Anche la copertura vaccinale contro la polio aumenta dell’1,21% rispetto al 2016, ma la metà delle Regioni resta sotto la soglia di sicurezza del 95% di immunizzati.
I risultati particolarmente positivi raggiunti nel Lazio, ormai al di sopra della media nazionale per le coperture vaccinali obbligatorie e oltre la cosiddetta soglia di gregge del 95%, sono stati commentati positivamente, via Twitter, dal presidente della Regione: “Il Lazio leader per vaccinazioni. Grazie al ministro Lorenzin e al presidente Iss Ricciardi per le loro parole di incoraggiamento. Andremo avanti a tutela della salute”– ha “cinguettato” Nicola Zingaretti (nella foto), rispondendo cosi al pubblico plauso incassato dalla titolare della Salute e del presidente dell’Istituto superiore di sanità.
Soddisfatto, ovviamente, anche il commento dell’assessore alla Sanità e Integrazione socio-sanitaria Alessio D’Amato: “Lo spirito della legge era quello di aumentare la copertura vaccinale e le famiglie del Lazio hanno risposto a pieno” ha detto l’assessore, ringraziando anch’egli Lorenzin e Ricciardi per il riconoscimento del grande lavoro svolto dalla Regione per incrementare i livelli delle coperture vaccinali. “Un riconoscimento che ci incoraggia e ci sprona a continuare nel nostro impegno quotidiano. Voglio ringraziare in particolar modo le Asl e i professionisti del Servizio sanitario regionale che ci hanno permesso di raggiungere questi importanti risultati di salute pubblica e inoltre le istituzioni scolastiche che in questi mesi di lavoro congiunto hanno evitato disagi alle famiglie” ha quindi concluso D’Amato. “Molto è stato fatto ma ancora molto resta da fare, il prossimo passo sarà quello di migliorare e rendere più accessibile l’Anagrafe unica vaccinale”.