
Roma, 18 maggio – Assicurare la disponibilità di farmaci ai soggetti più fragili e, più in generale, ridurre l’afflusso di pazienti negli studi medici. Queste le principali motivazioni che, durante l’emergenza Covid-19, hanno spinto le autorità sanitarie a dare un forte impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche. L’ultimo provvedimento in questa direzione, rende noto il sito del ministero della Salute, è la circolare del 14 maggio 2020 inviata a tutti gli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome per chiarire i dubbi in ordine alla possibilità di comprendere i medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope, inclusi quelli destinati alla terapia del dolore, nelle prescrizioni dematerializzate.
La circolare chiarisce che sono prescrivibili con ricetta dematerializzata i medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope incluse nelle sezioni B, C, D, E della tabella dei medicinali e i medicinali con forte attività analgesica, previsti dall’allegato III-bis, per il trattamento di pazienti affetti da dolore severo, contrassegnati nella sezione A della tabella dei medicinali con (**).
Restano escluse dalla materializzazione le ricette per la prescrizione di medicinali compresi nella sezione A della tabella dei medicinali, con indicazioni diverse dalla terapia del dolore.
Con la circolare vengono specificate le modalità e i tempi di attuazione della dematerializzazione delle ricette per la prescrizione di farmaci stupefacenti.
Queste alcune delle misure adottate fin qui durante l’emergenza Covid-19 per favorire la diffusione della ricetta elettronica: l’Ordinanza del capo della protezione civile del 19 marzo 2020 che ha introdotto modalità alternative al promemoria cartaceo per limitare gli accessi presso gli studi dei medici del Ssn; il decreto interministeriale del 25 marzo 2020, che ha previsto l’estensione della ricetta dematerializzata ai farmaci con piano terapeutico Aifa, ai medicinali distribuiti per conto del Ssn e ha esteso le modalità elettroniche alternative al promemoria cartaceo oltre la fase emergenziale; la nota del 6 maggio 2020 con la quale è stata avviata la dematerializzazione delle ricette da parte dei medici del Servizio di assistenza sanitaria ai naviganti (Sasn).