
Roma, 16 luglio – Contrabbando e truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale: queste le ipotesi di reato sulle quali la magistratura ha deciso di indagare a seguito del rinvenimento, nel Regno Unito, di confezioni italiane, prive del fustello adesivo, dei farmaci Neupro, Vimpat, Clexane e Spiriva.
Il sospetto dei magistrati è che i farmaci siano arrivati in Inghilterra attraverso transazioni di parallel trade dopo aver asportato e utilizzato i bollini del Poligrafico ai fini del rimborso Ssn.
Come riferito ieri dal nostro giornale, l’Aifa ha intanto ritenuto necessario precisare che “non risultano segnalazioni nella rete di distribuzione al pubblico italiana di farmaci privi di bollino a lettura ottica e a livello europeo il caso di farmaci illegalmente esportati e senza bollino risulta essere limitato solo al Regno Unito”, dopo che alcuni articoli apparsi sulla stampa di informazione seguiti all’allerta diramato dalla stessa agenzia regolatoria avevano erroneamente lasciato intendere che confezioni degli stessi farmaci potessero essere presenti anche nel circuito italiano. al