
Roma, 6 novembre – È ormai guerra di comunicati, tra le sigle storiche della parafarmacia e l’ultima nata, l’Unione nazionale anticrisi farmacisti titolari di sola parafarmacia (Unaftisp, evoluzione del Comitato anticrisi parafarmacie costituitosi sul finire dell’estate scorsa), che alla fine della scorsa settimana ha pesantemente messo in dubbio in un comunicato stampa la capacità di Fnpi e Mnlf di rappresentare gli interessi dei farmacisti degli esercizi di vicinato. Un attacco al quale ha immediatamente risposto, con una nota inviata alla stampa nella mattinata di oggi, il Movimento nazionale liberi farmacisti, con il suo presidente Vincenzo Devito (nella foto).
Che, per delineare il perimetro della diatriba in corso, ha scomodato Martin Luther King, citando una sua frase: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla“.
L’apostolo dell’integrazione razziale, osserva Devito, “non chiedeva di accettare supinamente la propria condizione subalterna, nella speranza che un giorno su quell’autobus non ci sarebbe più stato l’obbligo di alzarsi e lasciare il posto ad un bianco”. Allo stesso modo, secondo il presidente di Mnlf, “chiedere di superare l’esperienza delle parafarmacie significa accettare una condizione subalterna, piegare la testa davanti alla propria sconfitta e farla diventare la sconfitta di tutti”.
“l’unica via per raggiungere un minimo di equità nella categoria è la farmacia non convenzionata, è il libero esercizio della professione”.