
Roma, 15 febbraio – Un fotografia del presente che illustra anche il futuro prossimo. A scattarla è una stima di Iqvia, provider globale di informazioni, consulenza e tecnologia nel settore farmaceutico, sulle dinamiche di fondo che caratterizzano lo sviluppo delle catene. Ne riferisce l’ultimo numero di Pharmacyscanner, il webmagazine settimanale edito da Giornalidea in partnership con Cosmofarma Exhibition e con la partecipazione della stessa Iqvia, dedicato in prevalenza al retail farmaceutico.
Tra soli due anni, nel 2021, riporta il webmagazine, le farmacie italiane di proprietà di catene reali non saranno più di una su dieci, ma assorbiranno quasi il 15% del mercato complessivo generato dal canale. Le farmacie aderenti a catene virtuali “forti” (quelle che impongono agli esercizi affiliati condizioni stringenti) saranno decisamente più numerose, circa una su quattro, e in proporzione avranno una quota di mercato significativamente maggiore, pari a un terzo del totale (33%).
Una sorte decisamente meno fortunata, invece, sembra attendere le farmacie indipendenti, che rappresenteranno ancora la maggioranza del retail (56%, più di una su due) ma si divideranno una quota di mercato che non andrà oltre il 45,6%.