
Roma, 3 dicembre – Il ministro della Salute Roberto Speranza (nella foto) ha illustrato ieri al Senato il piano vaccinale forse più importante nella storia d’Italia, quello contro la pandemia da Sars CoV 2, chiamando l’intero Parlamento a condividere e partecipare allo sforzo del Paese per uscire dalla “tempesta che ancora stiamo vivendo”.
Somministrazione gratuita. Il vaccino sarà acquistato con un procedimento centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani.
Nessuna diseguaglianza. “Il vaccino è un bene comune, un diritto che va assicurato a tutte le persone, alle donne e agli uomini, indipendentemente dal reddito e dal territorio nel quale ciascuno vive o lavora” ha detto Speranza. “Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione”.
Numero di dosi. Sono state opzionateoltre 202 milioni di dosi di vaccino che, a detta del ministro, “rappresenterebbero una dotazione per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione italiana e tenere scorte di sicurezza”. È probabile, secondo Speranza, che saranno necessarie due dosi per la vaccinazione, a breve distanza temporale l’una dall’altra.
Date e tempi. “Appare probabile che da gennaio avremo i primi vaccini” ha detto Speranza. La campagna dovrebbe completarsi nel quarto trimestre del prossimo anno. “Ad oggi sono state indicate due date da Ema: 20 dicembre per vaccino Pfizer e 12 gennaio per vaccino Moderna. Da queste aziende avremo 8 milioni di dosi da Pfizer e un milione e 364 dosi mila dosi da Moderna”. Il cuore della campagna vaccinale secondo le previsioni sarà tra la prossima primavera e l’estate.
L’ombrello europeo. Non sono i singoli Stati a trattare con le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini, “ma è la Commissione Ue a negoziare per tutti gli Stati europei”, ha spiegato il ministro
Priorità nella vaccinazione. Le categorie con priorità saranno quelle degli operatori sanitari e sociosanitari, dei residenti e del personale Rsa e delle persone in età avanzata insieme a persone con malattie croniche. Seguiranno poi dosi per specifici settori della popolazione come quella del personale essenziale, scolastico e delle forze dell’ordine.
Distribuzione. La distribuzione avverrà con il coinvolgimento delle forze armate.
Stoccaggio. Per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard ci sarà un sito nazionale di stoccaggio e siti territoriali. Per i vaccini con catena del freddo estrema questi saranno consegnati da aziende presso 300 punti vaccinali.
Confezionamento. Il confezionamento dei vaccini multidose richiede un numero di siringhe e diluente e “il commissario straordinario assicurerà il materiale necessario”, ha garantito Speranza, riferendosi ovviamente a Domenico Arcuri.
Chi vaccinerà. “Nella fase iniziale ci saranno vaccinazioni centralizzate negli ospedali o con unità mobili. Si stima un fabbisogno di circa 20mila persone” ha detto Speranza. “Si ricorrerà a professionalità esistenti nel Paese anche con la pubblicazione di ‘invito’ per partecipare alla campagna nonché a stipula di accordi con il ministero della Ricerca per contatti con scuole di specializzazione medica. Migliaia di iscritti alle scuole di specializzazione parteciperanno”. Saranno comunque coinvolti, ha detto il ministro, anche ambulatori vaccinali e medici di famiglia.
Monitoraggio. “Si sta predisponendo un sistema informativo efficiente con interfacce regionali” ha detto al riguardo il ministro “e ci sarà una sorveglianza immunologica sulla sicurezza dei vaccini monitorando eventuali eventi avversi”,
Aifa. Le attività di sorveglianza saranno organizzate accuratamente e l’Agenzia regolatoria nazionale, oltre alla farmacovigilanza, promuoverà alcuni studi indipendentisui vaccini Covid e si doterà di un comitato scientifico per la campagna vaccinale.
“Non è intenzione del governo porre l’obbligatorietà alla vaccinazione” ha voluto sottolineare il ministro, precisando che l’obiettivo rimane comunque quello di raggiungere l’immunità di gregge. Speranza ha quindi voluto ricordare ancora che “al momento nessun vaccino è stato approvato né dall’Ema né dall’Fda”, a sottolineare che il piano dipende in ogni caso dai processi di approvazione dei farmaci. E, inevitabilmente, ha rivolto una sorta di mozione di impegno al Parlamento e al Paese, ricordando che la campagna vaccinale contro Covid sarà un evento che richiederà “uno sforzo senza precedenti” e che richiederà anche “un grande impegno collettivo”.
“La piena riuscita della campagna di vaccinazione deve rappresentare l’obiettivo dell’intero Paese” è stato l’appello finale di Speranza. “Non possiamo dividerci su questo e serve un patto per il Paese. Non c’è maggioranza e opposizione, ma gli italiani”.
♦ Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19