
Roma, 29 marzo – Ridurre l’ospedalizzazione dei pazienti Covid grazie agli anticorpi monoclonali (mAb). Questo l’obiettivo dichiarato della decisione del ministero della Salute – dopo il parere positivo all’uso di questi farmaci in contesti precoci di insorgenza della malattia rilasciato dall’Aifa all’inizio dello scorso febbraio, sulla base dei buoni risultati delle fasi i sperimentazione 1, 2 e 3 – di concedere con un proprio decreto un’autorizzazione temporanea per il trattamento di Covid 19, affidandone la gestione alle farmacie ospedaliere.
Al riguardo, come già riferito dal nostro giornale, sono in via di definizione e diffusione a livello regionale i protocolli di somministrazione e monitoraggio dei mAb destinati a pazienti con infezione da Sars-CoV-2 da lieve a moderata. I mAb stanno già arrivando nei laboratori di galenica sterile delle farmacie ospedaliere, per essere allestiti dai farmacisti ospedalieri e poi infusi da equipe medico-infermieristiche competenti.
Sul tema, con un’intervista all’agenzia Dire, è tornato il presidente della Sifo Arturo Cavaliere (nella foto), ribadendo la soddisfazione del suo sodalizio scientifico per l’affidamento ai farmacisti ospedalieri della gestione e somministrazione dei monoclonali e fornendo alcuni chiarimenti su questi farmaci. “I mAb sono neutralizzanti e diretti contro la proteina spike del Sars-CoV-2” spiega il presidente Sifo. “La popolazione che potrà ricevere questo trattamento farmacologico dovrà avere un’età maggiore o uguale a 12 anni, essere positiva al virus e testata con Pcr di terza generazione, non deve essere in ossigeno terapia né ospedalizzata e con un’insorgenza dei sintomi da meno di 72 ore, gravi o lievi. Gli anticorpi verranno distribuiti ad horas nelle farmacie ospedaliere a seguito dei contratti stipulati dal commissario straordinario all’emergenza pandemica con le aziende produttrici degli anticorpi, che noi farmacisti ospedalieri contiamo possano essere un’arma terapeutica straordinaria contro Covid-19”.